L'evento della gioventù europea
Il 13 e il 14 giugno si è svolto a Strasburgo lo European Youth Event 2025, un evento che ogni due anni porta nel cuore dell’Unione Europea migliaia di giovani provenienti da tutti i paesi membri e non solo. Associazioni, individui e istituzioni hanno passato due giorni all’insegna della condivisione, in un mix dinamico di attività interattive, interessanti panel sulle tematiche più rilevanti oggi per la gioventù europea e momenti di festa.



Fra le attività proposte in questa edizione, i partecipanti hanno trovato due spazi dedicati al Debate. La presenza di IDEA -che ringraziamo di cuore per aver coinvolto le nostre trainer e debaters in questa esperienza incredibile- è stata apprezzata dalle tante persone che sono passate dagli stand e hanno preso parte ai workshop e al dibattito dimostrativo svolto sul tema “We believe the EU’s future is nuclear“.
Tante occasioni per conoscere nuove realtà e farsi conoscere, ma appunto anche numerosi workshop e discussioni nelle tre zone dell’EYE Village, rispettivamente denominate Connect, Empower ed Engage, hanno reso le giornate francesci ancora più calde rispetto a quanto segnato dal termometro. Mentre gli appuntamenti all’interno del Parlamento Europeo hanno permesso di estendere lo scambio e il dibattito ad alcuni fra i membri del Parlamento Europeo e ad ospiti di grandissima rilevanza – per citarne una, Dasha Navalnya che ha ricordato il padre in un potente intervento sulla libertà di parole e di stampa.
Il Debate arriva all'EYE con IDEA, SNDI e Debate Center - Latvia
Le attività dedicate al Debate si sono svolte in forme diverse nelle due giornate di venerdì e sabato, rendendo protagonisti prima i giovani trainer provenienti da Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Finlandia e Italia, e poi le ancora più giovani squadre – una italiana e una lettone- che si sono sfidate dopo una lunga e attenta preparazione con le loro coach.
Venerdì, nell’area del villaggio dedicata all’Empowerment, i trainer hanno svolto due workshop dal titolo The Logic Lab. Crafting strong arguments nel corso dei quali i partecipanti hanno provato a costruire argomenti su possibili politiche europee usando il modello SEXI (Statement – Explanation – eXample – Impact), per poi discuterli in gruppi che hanno dimostrato grande interesse, capacità oratorie e brillanti idee.


Grandi soddisfazioni per IDEA ma anche per SNDI visto l’altissimo interesse dei partecipanti e le numerose richieste di maggiori informazioni e contatti che speriamo portino ad una ulteriore diffusione del Debate in Europa e in Italia.
Soddisfazioni duplicate durante la giornata di sabato quando tre giovani debaters -Matilde Mineo, Sofia Marchino e Martina Penzo- hanno avuto modo di dimostrare al pubblico dell’EYE le loro capacità e la preparazione portata avanti con la coach Monica Bielli. Un tema non facile -il futuro nucleare dell’Unione Europea- e avversari altrettanto preparati provenienti dalla Lettonia, ma anche condizioni atmosferiche che hanno reso il dibattito decisamente caldo. Insomma, una sfida a 360° e un’esperienza capace di riaffermare il valore di questa attività nel rendere i giovani partecipi dei processi democratici che li circondano, commentata così dalle ragazze di SNDI:
Sono molto soddisfatta dell'esperienza e del lavoro svolto dalla nsotra squadra. Partendo da una mozione "classica" abbiamo affrontato il tema del nucleare, non solo dal punto di vista energetico e ambientale ma anche politico, sociale e legale. Il confronto con gli avversari ci ha permesso di comprendere il loro punto di vista, portandoci tutti a una posizione più equilibrata, tra gli interessi dell'una e dell'altra squadra, e a delineare insieme il futuro energetico che sogniamo per l'Unione Europea. Credo che il nostro dibattito sia stato un piccolo esempio di democrazia in azione. L'EYE dimostra come i giovani europei possano costruire una comunità coesa, dove il dialogo aperto diventa motore di cambiamento.
Matilde, debater
Partecipare all’EYE 2025 come coach è stato un privilegio e una conferma, il debate non è solo uno “sport mentale”, ma uno strumento potente di partecipazione pubblica. In questi giorni a Strasburgo ho potuto confrontarmi con youth workers da tutta Europa, condividendo pratiche e visioni, ma soprattutto ho visto le mie studentesse usare il dibattito per cercare mediazione, costruire ponti, trovare un common ground anche nelle divergenze più aspre. È questo secondo me il cuore del debate, non vincere, ma dialogare. Non persuadere, ma costruire insieme. E farlo nel Parlamento Europeo ha dato a tutto questo un valore simbolico enorme
Monica, coach e consigliera SNDI
Non si può non concludere questo resoconto ribadendo il nostro ringraziamento ad IDEA, che ci permette di prendere parte a esperienze di grandissimo valore come questa e di crearne altrettante per i nostri debaters.



