Abbiamo inviato tre nostri giovani soci – Aurora Varin (Università LIUC), Vito Gesia (Università Bocconi), Antonio Puzalkov (Università Bocconi) – allo IDEA Youth Forum 2021, dal 28 di agosto al 2 settembre. Ecco il “diario di bordo” Aurora Varin. È stata un’occasione unica per il movimento italiano di debate di farsi conoscere ai nostri partner europei e, viceversa, per osservare meglio le dinamiche interne agli altri movimenti. I giovani di IDEA hanno potuto conoscersi meglio, confrontarsi, e formarsi nello scambio reciproco. La base più solida per darci un futuro, come organizzatori e amanti delle attività di debate.

Giorno 1 – 29.08
La giornata si è aperta ufficialmente con la presentazione dell’evento da parte degli organizzatori, prima dell’inizio dei workshop; tuttavia, le prime possibilità di incontro e scambio con gli altri partecipanti si erano già presentate fin dal giorno precedente, con l’arrivo a Zagabria.
Il primo workshop che abbiamo seguito “How to introduce debating to beginners” è stato tenuto da Markus Laanoja e si è concentrato sulla diversità di approccio tra scuole e università.
Nel pomeriggio, il workshop “Audience development ideas: debate as an educational tool in museums”, tenuto dalle ragazze della società polacca di dibattito, ci ha affascinati. Il progetto prevede la collaborazione con i poli educativi dei musei di ogni tipo (storia, arte, scienze…) al fine di organizzare dibattiti negli spazi museali, su tematiche inerenti alla materia (es. rispetto a installazioni o opere controverse, rivalutazione del ruolo di figure storiche rilevanti…). Nel workshop è stata inclusa una breve attività di analisi in piccoli gruppi e una di ideazione di progetti simili, sempre a piccoli gruppi.

Il terzo workshop della giornata, tenuto da Daan Welling, a tema “Effective Volunteer recruitment and management”, si è focalizzato sulle azioni da intraprendere per arruolare, gestire e mantenere i volontari all’interno dell’organizzazione.
Giorno 2 – 30-08
Imperdibile era il workshop di Miha Andric “Debating Global Issues: methodology and curriculum presentation”; rispetto agli altri, si è concentrato maggiormente sugli aspetti tecnici del dibattito, con elementi utili a debaters, coaches e giudici.

Nel pomeriggio abbiamo avuto modo di tenere il nostro workshop, riportando l’esperienza della SNDI e del Campionato. Inizialmente eravamo preoccupati per la scarsa affluenza, dovendo “competere” con altri due workshop tenuti da ottimi relatori. Tuttavia, abbiamo avuto la fortuna di presentare davanti a un pubblico piccolo, ma di rilievo, e che si è dimostrato fin da subito interessato.

Successivamente, il terzo workshop seguito è stato tenuto da Daan Welling, “The Debate in the neighbourhood methodology for debate with disadvantaged youth”. Assoluta fonte di ispirazione! Il progetto olandese prevede l’insegnamento e l’uso del dibattito al fine di integrare giovani (per la maggior parte stranieri) e renderli più partecipi e coinvolti nella vita della comunità e del quartiere. È un progetto evoluto e che ha già visto passare diverse “generazioni” di ragazzi con ottimi risultati.
Giorno 3 – 31-08
Il terzo giorno è iniziato con il workshop “Insights from the Anna Lindh foundation’s Intercultural Trends and Media Reporting report”, tenuto dal dott. Shadi Abu-Ayyash, docente universitario in Palestina. La presentazione si focalizzava sull’effetto dei media nel rapporto fra persone appartenenti ai paesi europei e appartenenti a paesi del Mediterraneo medio-orientale. Stimolante il bel dialogo nato tra i partecipanti rispetto alle differenze che nei vari paesi europei (per area geografica, idee politiche, età) si possono evidenziare nel rapporto delle persone con i media.
Nel pomeriggio abbiamo seguito Lidija Djukes e il suo workshop “The European Solidarity Corps volunteering program”, approfondimento sugli ESC e in particolare sulla partecipazione e i finanziamenti.
L’ultimo workshop che abbiamo seguito, tenuto da Miha Andric e Petar Soldo, “Debate in elementary schools”, riguardava l’insegnamento del dibattito per studenti dai 9/10 anni. È meraviglioso sapere quanta potenzialità abbia ambito di applicazione del debate. Nel corso del laboratorio è nata una vivace discussione fra i partecipanti, che ha fatto sorgere diverse idee applicabili anche a bambini di età inferiore. Sono state presentate linee guida su come lavorare con scuole, insegnanti e genitori, oltre alle principali attività con cui coinvolgere gli studenti.
Giorno 4 – 1.09
Il forum si è concluso con un “hybrid event”, una discussione aperta dove, dopo l’introduzione e alcune domande agli organizzatori e principali esponenti di IDEA, si è lasciato spazio al dialogo per condividere esperienze, idee e proposte relative al ruolo dei giovani nelle organizzazioni e alla loro capacità di influenzare l’azione di nuove policies.
Al di fuori delle attività organizzate, il forum è stata un’ottima occasione per scambiarsi idee e progetti, per aprire alla possibilità di collaborazioni future e in generale per conoscere giovani coinvolti nel mondo del dibattito e non solo.
