
La seconda fase del progetto KVAK
Dal 17 al 22 Novembre 2024 si è svolta a Barcellona la seconda fase del progetto KVAK: Efficient, Inclusive, Engaging and Constructive Feedback in youth work, durante la quale i partecipanti selezionati dalle associazioni partner hanno avuto la possibilità di visionare i materiali e testare gli esercizi elaborati durante la prima fase del progetto.
Partendo dalle tematiche chiave dell’iniziativa -feedback, inclusività ed etica nel settore dell’educazione extrascolastica- i partecipanti hanno condiviso e confrontato le proprie visioni rispetto al mondo del dibattito, alla creazione di spazi sicuri e inclusivi e alla risoluzione di situazioni complesse che in quanto youth workers ci troviamo ad affrontare.
Le attività svolte nel corso della settimana sono state varie e hanno dato l’opportunità di osservare differenze e punti in comune fra gli ambiti di intervento delle associazioni partner, ciascuna delle quali ha fornito spunti di riflessione alle altre. Fra i temi ricorrenti, sorti dallo scambio fra associazioni di Debate (ZiP e SNDI) e realtà lontane dalla metodologia (Nexes, DJND), la ricerca di una risposta alla grande domanda che molti di noi si fanno: quali sono i risvolti della sempre più accentuata competitività nel mondo del Debate? Come possiamo sfruttare questo elemento senza compromettere l’inclusività e gli aspetti pedagogici dell’attività?
Le attività relative al feedback
Una delle prime risposte riguardo alle soluzioni da implementare per valorizzare le attività è sicuramente stata individuata nella formazione di giudici e coach sul feedback, come evidenziato dal titolo stesso del progetto.
Durante le sessioni dedicate al feedback e condotte dai rappresentanti di ZiP, i partecipanti hanno ragionato sul significato del termine stesso, sulla rilevanza della restituzione in diversi ambiti educativi e sugli elementi che compongono un feedback efficace. In particolare, le diverse esperienze dei partecipanti hanno evidenziato da un lato l’importanza di un feedback efficace in quanto capace di fornire utili spunti di miglioramento; dall’altro, un’ampia riflessione è sorta riguardo a come il feedback viene comunicato e recepito, e alle influenze anche esterne che possono renderlo più o meno efficace.


Equity & Ethics: l'approccio ai dilemmi dell'educazione informale
Il secondo nucleo tematico, gestito da SNDI con il prezioso contributo del socio Alessandro Finocchiaro -al fianco della Direttrice Aurora Varin nell’implementazione del progetto- si è concentrato sul significato e il ruolo di etica ed ‘equity’ in un campo dell’educazione in cui poche regole sono formalizzate e il rapporto fra partecipanti ed educatori assume sfumature significativamente diverse rispetto ad ambienti più strettamente regolamentati anche da un punto di vista deontologico.
Per trattare questi temi si è deciso di adottare un approccio estremamente pratico: dopo una breve discussione sui termini, i partecipanti si sono messi in gioco tramite l’osservazione di casi concreti ed esercizi di role play.


Vulnerabilità e inclusione
Sotto la guida esperta di Nexes Interculturals, i partecipanti sono usciti per un po’ dal mondo del Debate per affrontare più in generale il tema dell’inclusione di gruppi vulnerabili e minoranze nelle attività educative. L’approccio giocoso e pragmatico al terzo nucleo tematico del progetto ha contribuito a consolidare il rapporto fra i partecipanti, oltre ad accendere fari su punti cruciali delle attività di dibattito soprattutto a livello competitivo.
Una ricchezza che caratterizza questo progetto è proprio la collaborazione fra associazioni che si occupano strettamente di dibattito e associazioni che non usano -o addirittura non conoscevano prima d’ora- la metodologia. Il dialogo con Nexes ha evidenziato alcune problematicità legate alla competizione e derive che potrebbero essere legate alla pratica competitiva del Debate, ma allo stesso tempo ha dato modo di riflettere sugli aspetti positivi dell’attività e soprattutto sulle pratiche da adottare perchè questi ultimi non passino in secondo piano.


Uno scambio di pratiche e prospettive
Fra i risvolti più interessanti di questa settimana è sicuramente da evidenziare lo scambio di pratiche e prospettive che sicuramente influenzerà in futuro le attività di tutte le associazioni, e i modi di comunicare dei partecipanti. A partire dall’uso scherzoso dei POIs adottato dai partecipanti di Nexes dopo aver assistito a un dibattito dimostrativo Italia v. Slovenia, fino alla consapevolezza raggiunta dai più giovani riguardo a una comunicazione mirata all’inclusione e al benessere di tutti e tutte.

