La scuola gioca un ruolo fondamentale nel sostenere lo sviluppo del progetto di vita di ogni individuo. Il percorso di autorealizzazione inizia fin dalla scuola dell’infanzia e continua ininterrottamente per tutta la durata dell’iter educativo, permettendo di scoprire e valorizzare talenti e propensioni personali. A partire dall’attuale anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha introdotto un piano di 30 ore annuali obbligatorie dedicate all’orientamento, a partire dalla scuola secondaria di primo grado.
Le recenti Linee guida, emanate il 22 dicembre 2022, sottolineano l’importanza di non circoscrivere l’orientamento esclusivamente ai momenti di transizione scolastica, ma di integrarlo attivamente nel processo di apprendimento quotidiano. Questo approccio si prefigge di potenziare le competenze specifiche e trasversali degli studenti, nonché quelle personali e sociali, per promuovere una comprensione profonda di sé stessi, delle proprie capacità e interessi, con l’obiettivo di un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita.
Il dibattito, già conosciuto e apprezzato dagli insegnanti che lo praticano, si rivela un eccellente metodo per integrare l’orientamento scolastico e l’insegnamento specifico delle discipline. Attraverso il debate, gli studenti sono stimolati a ricercare attivamente, a esercitare il pensiero critico, a lavorare in team e a costruire argomentazioni solide, sviluppando nel contempo la capacità di parlare in pubblico e di aderire a norme comportamentali rispettose.
Durante i corsi di formazione sulla Didattica Orientativa tenutisi nell’Ambito 12 di Napoli, il debate è stato presentato come un’attività che non solo sviluppa le competenze personali e sociali ma anche quelle disciplinari degli studenti. Questo ha riscontrato un vasto interesse tra gli insegnanti di tutti i gradi, confermando l’efficacia di questa pratica come raccomandato dalle Linee guida.
Roberta Camarda e Carla Langella
Sezione Lazio – SNDI
