
Il 7 maggio 2024, sul palco del Festival dello sviluppo sostenibile di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, otto studenti del Liceo scientifico “A. Gramsci” di Ivrea si sono sfidati in un appassionante #Debate sul tema: la sostenibilità d’impresa conviene?
Nella suggestiva Officina H, simbolo della visione olivettiana di responsabilità sociale, è stato emozionante osservare le nuove generazioni dibattere e decidere le traiettorie del loro futuro, argomentando in modo così profondo e consapevole.
Da una parte la squadra “pro” ha presentato dati e dimostrazioni circa la necessità di prevedere interventi esterni alle imprese con l’obiettivo di rendere prioritari gli investimenti alle sole startup che privilegiano la sostenibilità; dall’altra, la squadra “contro” ha ribattuto ponendo al centro della discussione l’importanza del profitto e la necessità di garantire la libertà di impresa in un mercato che si autoregola.

Il dibattito è stato però solo il punto di partenza.
Abbiamo infatti deciso di avviare un’ulteriore sperimentazione. Utilizzare il ciclo di Kolb – un solido modello di apprendimento esperienziale – per la gestione dell’evento stesso. E così all’esperienza concreta del dibattito sono seguite le fasi di riflessione, concettualizzazione e sperimentazione attiva coinvolgendo tutti i presenti.
Abbattendo la quarta parete tra pubblico e palcoscenico, abbiamo creato un dialogo tra due generazioni: i ragazzi che stavano sul palco e gli imprenditori, la società civile e la politica in platea.

È stato interessante anche e soprattutto perché, nel regolare questo dialogo, abbiamo coniugato intelligenza umana e intelligenza artificiale.
Il Direttore della Società Nazionale Debate Italia, Matteo Giangrande, insieme al Segretario Generale della Fondazione Olivetti, Beniamino de’ Liguori Carino, e alla Co-founder di Camelot, Enrica Sabatini, ci ha accompagnato nell’analisi dei bias cognitivi e degli errori di ragionamento individuati dalla AI di Camelot for Debate all’interno del dibattito.
Ne è emerso un dialogo davvero sorprendente che ha fatto emergere contraddizioni e affinità, diverse sensibilità e future potenzialità.
Un’esperienza che ha abbattuto le distanze e ha reso tutti – giovani e adulti – protagonisti di un momento di crescita personale e collettiva.
Così come dovrebbe sempre accadere.

Durante il festival, è stato anche presentato il “Rapporto di Primavera 2024”, un documento che sottolinea l’importanza crescente della sostenibilità nelle politiche imprenditoriali italiane, con un occhio particolare alle PMI. Si è constatato che, nonostante solo il 60% delle grandi aziende abbia integrato la sostenibilità nei propri modelli di business, vi è un campo fertile di opportunità per innovazioni che possano realmente fare la differenza nel tessuto economico del Paese.
