Vi segnaliamo un interessante articolo dello studioso Charles Rathkopf, ricercatore in filosofia e neuroscienze allo Jülich Research Center, sull’argument mapping pubblicato sulla rivista “Argumentation. An International Journal on Reasoning” dal titolo “Some Benefits and Limitations of Modern Argument Map Representation

L’articolo è open access e lo potete visionare di seguito insieme a una breve sintesi, nostra e non dell’autore, in italiano.

1. Benefici psicologici e logici

Le mappe di argomentazione migliorano il pensiero critico e aiutano nella valutazione razionale degli argomenti in tempo reale, andando oltre l’intuizione. Il loro design, che rende le informazioni visivamente salienti e organizza gli elementi per agevolare le operazioni cognitive, è cruciale in questo processo. Quattro proprietà chiave di questo design -uniformità delle unità argomentative, incapsulamento informativo, arborescenza, scalabilità – facilitano la valutazione efficiente degli argomenti. Tuttavia, le mappe mostrano limiti nella rappresentazione di alcuni tipi di argomenti, specialmente quelli che implicano ragionamenti metalinguistici, come evidenziato nell’analisi di reductio ad absurdum, equivoci logici, analogie logiche e argomenti matematici. Il testo conclude con una valutazione pratica delle strategie per mappare questi argomenti metalinguistici.

2. Restringere il focus: moderne mappe Beardsley-Freeman

Le mappe di argomentazione Beardsley-Freeman (BF), popolari nelle filosofie di lingua inglese, sono evolute dall’uso di metodi manuali a software specializzati, rendendole autonomamente rappresentative. Queste mappe, caratterizzate dalla semplicità e generalità nel rappresentare argomenti solo come premesse e conclusioni, differiscono dal più complesso sistema di Toulmin. L’articolo si concentra sulle mappe BF moderne per il loro ampio uso in università di prestigio e la promozione a livello globale. Tuttavia, viene riconosciuto che la generalità del sistema BF comporta dei limiti, specialmente nella gestione di argomenti metalinguistici.

3. Come le mappe facilitano la valutazione degli argomenti

Attraverso l’esempio di un argomento di Lucrezio, si mostra come le mappe di argomentazione facilitano la valutazione degli argomenti. L’argomento, composto da cinque affermazioni incluse la conclusione, viene mappato in un diagramma a forma di albero invertito che evidenzia la struttura inferenziale. Ogni affermazione riceve un’etichetta numerica unica, semplificando la riferibilità. Il testo introduce poi quattro proprietà che rendono le mappe di argomentazione Beardsley-Freeman (BF) moderne strumenti efficaci per la valutazione degli argomenti.

3.1 Uniformità delle unità argomentative

Nelle mappe di argomentazione, parole inferenziali come “quindi” e “poiché” sono sostituite da indicatori grafici. Ogni unità di argomento, che rappresenta un’inferenza, ha una struttura uniforme, permettendo una valutazione standardizzata. La valutazione si basa su due passaggi: prima, si verifica la forza inferenziale valutando se le premesse possono essere vere mentre la conclusione falsa; poi, si considera la probabilità che le premesse siano vere. Combinando questi passaggi, si determina il grado di giustificazione che le premesse conferiscono alla conclusione. Questo processo uniforme di valutazione si applica a tutte le unità di argomento.

3.2 Incapsulamento informativo

Viene introdotto un argomento di Epicuro per dimostrare che le mappe di argomentazione possono gestire ragionamenti con più premesse per una conclusione. Ogni argomento è rappresentato come un ramo separato per mantenere l’indipendenza delle unità argomentative. Le unità su rami distinti sono indipendenti, mentre quelle sullo stesso ramo sono semi-indipendenti, principio noto come “incapsulamento informativo”: tutte le informazioni necessarie per valutare un’unità sono contenute al suo interno. Questo consente una strategia di valutazione a due passaggi focalizzata su ciascuna unità, senza necessità di considerare altre unità. L’incapsulamento informativo riduce il carico cognitivo durante la valutazione, limitando l’attenzione a un numero gestibile di affermazioni.

3.3 Arborescenza

Le mappe di argomentazione sono organizzate come un albero (arborescenza), con unità argomentative come nodi e inferenze come vertici. Questa struttura garantisce un percorso unico da ogni nodo non supportato alla base fino a qualsiasi altro nodo. Se si rileva un difetto in una parte della mappa, le conseguenze si estendono a tutte le unità superiori fino alla conclusione globale o a una rivendicazione supportata indipendentemente. In assenza di difetti nelle unità, la mappa è considerata priva di errori. La valutazione delle singole parti determina automaticamente quella dell’intera mappa, senza necessità di passaggi aggiuntivi per assicurare la coerenza tra le sezioni.

3.4 Scalabilità

La scalabilità è una caratteristica fondamentale delle mappe di argomentazione, permettendo di rappresentare efficacemente anche argomenti molto grandi. A differenza della prosa, le mappe rendono immediatamente visibile l’importanza relativa di ogni affermazione e il suo supporto alla conclusione globale. Questo aiuta a distribuire gli sforzi di valutazione in modo efficace, specialmente in mappe con strutture disomogenee.

4 Alcune mappe inevitabilmente ineleganti

4.1 Reductio Ad Absurdum

Nell’argomento reductio ad absurdum, si assume una premessa dubbia e si aggiungono affermazioni fino a derivare una contraddizione, concludendo che la premessa originale è falsa. La mappatura di tali argomenti è complessa a causa del passaggio dal linguaggio oggetto al metalinguaggio per indicare la contraddizione. Il principio di esplosione, che permette di derivare qualsiasi conclusione da una contraddizione, non fornisce una giustificazione adeguata. Una strategia migliore consiste nel creare due mappe separate: una per il contenuto del linguaggio oggetto che porta alla contraddizione e un’altra per il ragionamento metalinguistico sull’importanza della contraddizione. Questo approccio biforcato migliora la rappresentazione e la valutazione dell’argomento.

4.2 Obiezioni

Le mappe di argomentazione rappresentano efficacemente le obiezioni, distinguendole in dirette e inferenziali. Le obiezioni dirette mirano a dimostrare la falsità di una rivendicazione, mentre quelle inferenziali contestano il supporto inferenziale di una rivendicazione. Mentre le obiezioni dirette sono facilmente mappabili, quelle inferenziali presentano difficoltà, violando l’uniformità e l’incapsulamento informativo delle mappe. Si consiglia di formulare obiezioni come argomenti validi contro la rivendicazione o come obiezioni dirette a premesse nascoste per preservare le proprietà delle mappe.

4.3 Accuse di equivoco

L’equivocazione, ovvero l’uso di un termine con significati diversi per sostenere un’argomentazione, è esemplificata con un dibattito sull’evoluzione e il design divino. Il problema principale è la variazione nel significato del termine “teoria”. Le obiezioni per equivocazione, essendo inferenziali, sono complesse da mappare. Una strategia efficace è rendere esplicita la premessa nascosta che il termine “teoria” abbia un significato costante, permettendo così di formulare un’obiezione diretta. Tuttavia, questa strategia presenta limitazioni e può richiedere la creazione di mappe distinte per ciascun significato del termine per affrontare l’obiezione in modo completo.

4.4 Analogie logiche

Le analogie logiche mettono in luce problemi in un argomento presentando un secondo argomento con struttura simile ma risultato inaccettabile. Un esempio è il confronto tra l’argomento kantiano sull’aborto e un parallelo sulla contraccezione, usato per dimostrare che se la contraccezione è accettabile, allora anche l’aborto dovrebbe esserlo. La fallacia dell’argomento originale è attribuibile a una premessa falsa. Tuttavia, la mappatura di tali argomenti è complessa a causa dell’uso del metalinguaggio e della necessità di collegare argomenti distinti. La soluzione di creare mappe multiple per separare i contenuti aumenta la complessità e riduce la scalabilità, complicando la comprensione complessiva dell’argomento.

4.5 Argomenti matematici

Le mappe di argomentazione sono raramente usate in matematica, dove la transizione tra linguaggio oggetto e metalinguaggio è cruciale. Nella matematica, l’argomentazione procede spesso deduttivamente da premesse chiare, come illustrato nell’esempio della diagonale in una stanza. Tuttavia, la mappatura matematica presenta difficoltà, in particolare nella rappresentazione del significato delle variabili e nell’ordine delle unità argomentative. Di conseguenza, per i contenuti matematici è preferibile un’organizzazione lineare anziché ad albero, per consentire transizioni più fluide tra affermazioni oggettive, metalinguistiche e riferimenti a diagrammi o altri strumenti cognitivi.

5. Come gestire gli argomenti metalinguistici

Le mappe di argomentazione incontrano difficoltà nel rappresentare contenuti metalinguistici senza compromettere il loro formato. Tuttavia, il processo di costruzione di una mappa rimane utile per comprendere meglio gli argomenti. Gli argomenti metalinguistici possono spesso essere convertiti in formati più adatti alle mappe, come il modus tollens, anche se ciò può influenzare la forza persuasiva e la struttura interna dell’argomento. Future ricerche potrebbero esplorare la conversione di argomenti metalinguistici in linguaggio oggetto e l’uso di sistemi di mappatura alternativi per gestire il ragionamento metalinguistico.